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A partire da questa estate, assecondando le emozioni e la magia derivanti da Edicola 518, abbiamo deciso di intraprendere un viaggio alla scoperta delle edicole di tutto il mondo.

Siamo partiti dai Balcani, levando in macchina da Perugia per attraversare il Friuli, la Croazia, la Serbia, la Bulgaria, fino a specchiarci sull’Egeo della stupenda Salonicco. Poi di nuovo su: Skopje, Pristina, Sarajevo e la costa croata, non prima di passare da Medjugorie, dove ci siamo inginocchiati e abbiamo chiesto la Grazia per l’editoria italiana, massacrata da problemi legati all’arretratezza, alla distribuzione truffaldina, alla scarsa lungimiranza degli interpreti, alla poca curiosità dei fruitori.

Attraversando questi paesi abbiamo scandagliato una per una le edicole, o i chioschi, come si suole chiamarli da quelle parti. Piccoli o grandi, tondi o quadrati, affacciati sul mare o incastonati fra le case di una zona residenziale, i chioschi dicono la loro in tutte le città del mondo.

Nei balcani, il problema della loro chiusura e perdita d’importanza all’interno del tessuto urbano è stato risolto in maniera pressoché univoca: attraverso l’ampliamento della gamma dei prodotti dell’edicola, che è piuttosto un mini-market in grado di provvedere a tutto ciò di cui si può avere bisogno camminando velocemente per strada: sigarette, accendini, bevande, gelati, gomme, caramelle, lamette, cartoline e giocattoli.

Attraverso la vendita di prodotti di largo consumo e altamente riconoscibili, per lo più forniti da aziende multinazionali, l’edicola riesce a configurarsi come una piccola attività commerciale che deve solo una minima parte del suo guadagno alla vendita di quotidiani e riviste. Attraverso lo strumento del franchising sono nate vere e proprie catene di edicole, la cui serialità è figlia di un restauro delle strutture e di una brandizzazione massiccia dei chioschi, che fanno da supporto a numerosi cartelloni e adesivi pubblicitari dei prodotti in vendita. Così le edicole sono tornate al passo coi tempi e hanno ritrovato la loro funzione all’interno delle città.

Non mancano ovviamente, come si può vedere scorrendo le foto, tradizionalisti e pecore nere, che abbiamo salutato come si salutano i disobbedienti. Ma essi navigano solitari in un panorama ormai altamente standardizzato.

In conclusione, prima di lasciarvi alla godibile carrellata fotografica possiamo affermare che:

Edicola 518 risponde a un’esigenza di rinnovamento universale, rispetto alla quale c’è in Italia un notevole ritardo nella produzione di risposte efficaci. Tuttavia, negli altri paesi si è risposto valorizzando le strutture e la loro posizione con la vendita di prodotti di basso prezzo e altrettanto basso livello.

QUINDI EDICOLA 518 RAPPRESENTA UNA RISPOSTA UNICA E SENZA PARI A UN’ESIGENZA UNIVERSALE, TESTIMONIANDO LA SENSIBILITÀ DEI SUOI FONDATORI NELLA COMPRENSIONE DI UN PROBLEMA OGGETTIVO E AL CONTEMPO IL CORAGGIO DI NON RISOLVERLO COME FAREBBE UN INGEGNERE, MA COME FAREBBE UN UBRIACO.

 

Clicca sulle foto per aprire la galleria:

 

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