“Se l’amore non sa dare e prendere senza restrizioni, non è amore”
– Emma Goldman –
Live paintings, dibattiti scottanti, condizioni metereologiche (a dir poco) avverse, almanacchi e animi liberi di vagare nel mondo della scoperta: il secondo appuntamento organizzato dagli inquilini dei quattro metri quadrati di spazio infinito siti nelle scalette di S. Ercolano sarebbe stato di gradimento della citata Emma Goldman. Mirando a raccontare lo straordinario che si nasconde in storie di vita comuni, gli amici di Cannibali e Re hanno pubblicato un prodotto unico, un almanacco intessuto di episodi storici in buona parte semi-sconosciuti e di certo alternativi a quelli che popolano i libri di storia. L’incontro è stato una celebrazione della possibilità che un simile sforzo editoriale (acquistabile sia presso Edicola 518 che tramite la campagna di crowdfunding indiegogo di cannibali e re) abbia visto la luce, e un’occasione per parlare di alcuni degli esempi di vita che esso racconta. Sono gli outsiders, gli anarchici, i rivoluzionari e gli arditi a fare da protagonisti a questo mosaico.
Matteo Minelli, fondatore del progetto, ha tenuto banco insieme a Salvatore Cingari (docente di Storia delle dottrine politiche all’Università per stranieri di Perugia) e più tardi con Francesco Zuccaccia (Web consultant e Digital trainee) in una discussione sui perché e i come della narrazione storica. Matteo ha ripercorso i primi passi mossi da Cannibali e Re – come sia stato ispirato, non solo nel nome, dall’omonimo saggio dell’antropologo Marvin Hariss – e come abbia progressivamente raccolto un’ampia base di sostenitori. Non sono le solite grandi battaglie, gli sfavillanti monarchi e gli altisonanti trattati ad aver rapito il pubblico della pagina, ma gli operai, i migranti, e tutti coloro che hanno lasciato un segno, con le loro azioni di resistenza e rivolta, sui tessuti sociali dei vari momenti storici.
L’almanacco Cronache Ribelli è una sfida che si muove fuori dalle rotte delle grandi case editrici e dei grandi distributori come Amazon. Al fianco dei creatori del progetto hanno lavorato Marcella Foschi (per quanto riguarda il graphic design) e l’artista Aurora Stano, presente tra l’altro all’evento, durante il quale ha realizzato un ritratto di Emma Goldman parallelamente al dibattito. Nella sua fitta programmazione di presentazioni, Cannibali e Re si propone di allargare la propria base di pubblico mantenendo saldo il contatto con le comunità reali. Il suo approccio trascina la storia ai piedi del suo polveroso piedistallo e la scuote dal rigore accademico, per focalizzare sull’umano nel processo di ricostruzione dei piccoli (e sanguinosi) passi che ci hanno condotto al presente. L’intervento del professor Cingari ha dato un’analisi tecnica di alcuni dei fenomeni della società conemporanea: i nuovi paradigmi collettivi, il grande spettacolo del mondo digitale, la “colonizzazione del settore privato” e la risoluzione dei conflitti delle società occidentali in una routine comodamente distratta. Francesco Zuccaccia ha poi dato un contributo sugli aspetti tecnologici della modernità e sull’ininterrotto storytelling digitale con cui ciascun individuo costruisce e racconta la propria storia. Che sia personale o collettiva, ciascuna storia produce un’immensa quantità di dati che, in un ipotetico futuro, continuando ad accumularsi, renderanno estremamente difficile un controllo delle fonti.
Dal ricollocare certi conflitti in una cornice culturale, al rispondere in modo credibile ad una crisi d’identità culturale – come si ripropose di fare Emergenze al tempo della sua nascita, dal cambiare il nostro modo di concepire la storia, spostando la prospettiva dal generale al particolare di certi avvenimenti, al registrare al meglio il modo in cui certi episodi andrebbero analizzati per essere compresi al meglio, l’incontro di mercoledì sarebbe potuto proseguire ad oltranza.
Sono certi crocevia d’esperienze e visioni che generano nuove energie e ci permettono di reinterpretare fatti che la narrazione classica dà per assodati. Portare allo stesso tavolo cannibali, re, folli e pensatori radicali è un ottimo inizio per riscrivere la storia insieme.
Testo originale di Emilia Barbu
Traduzione di Alberto Brizioli
Di seguito alcune foto della serata: