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Una serie di “interviste pungenti” che prende il nome dall’amaro inventato da Johann Siegert nell’800 per stimolare l’appetito e la digestione dei soldati ammalati. Un esperimento per “svecchiare” la saggistica e portarla al tavolo di un bar come spunto per confronti informali. Un modo per affrontare le questioni più spinose, servendole a tavolino ad inaspettati interlocutori, per un cocktail dal sapore pungente.

Le curatrici:

Matilde Scaramellini

Governata dalle tenebre dello scorpione, ma costretta a frequentare le luci al neon della mondanità e della galleria d’arte, di cui è curatrice.
Toglietele tutto, ma fatelo con gusto ed un occhio sempre attento al senso estetico. Il suo segreto? Sopravvivere ad ogni sturm und drang con contorsioni circensi- che ama definire “yoga”- ed un goccetto di whisky accuratamente selezionato.

Giulia Gioanina

Si laurea in filosofia con una tesi ottimistica sull’autodistruzione della modernità: sono queste le premesse di una precoce penna che questa modernità ce la racconta attraverso 75 pollici al plasma (scrive per la tv di amore, bucatini e altre sciocchezze.)
Dissacrante per vocazione, oscilla tra gli abissi del pensiero e lo scintillio della joie de vivre.

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